L’antagonista

FORMAZIONE E ATTIVISMO DEGLI ESORDI

Alejandro Morales cresce a Buenos Aires, dove sviluppa una precoce consapevolezza delle disuguaglianze sociali che caratterizzano il tessuto urbano della capitale argentina. Negli anni Settanta, in piena dittatura militare, aderisce ai movimenti marxisti, abbracciando con decisione la causa della giustizia sociale. All’Università di Buenos Aires si specializza in economia politica, studiando le dinamiche del capitalismo globale attraverso lenti marxiste e neomarxiste, con particolare attenzione ai meccanismi di sfruttamento nelle economie periferiche. Attivo nei movimenti studenteschi e nelle reti sindacali clandestine, è costretto all’esilio in Messico, dove affina il pensiero critico e inizia a scrivere per riviste indipendenti sotto pseudonimo, facendo della parola scritta uno strumento di resistenza e analisi.

CARRIERA GIORNALISTICA E INFLUENZA INTERNAZIONALE

Con il ritorno della democrazia negli anni Ottanta, Alejandro si afferma come voce critica nel panorama giornalistico argentino, pubblicando saggi su testate progressiste come Página/12 e Clarín. Il suo approccio, che intreccia teoria economica e lettura politica del contesto latinoamericano, attira ben presto l’interesse di media internazionali. Scrive per The Financial Times, The New York Times e Le Monde Diplomatique, consolidando la sua reputazione come analista delle strutture economiche globali. La pubblicazione su The Economist dell’articolo “Global South and the New Economic Order” segna una svolta nella sua carriera, confermandolo come figura di riferimento nel dibattito economico globale e portandolo a intervenire nei più importanti forum internazionali.

COLLABORAZIONI, PREMI E RIFLESSIONI CRITICHE

Alejandro collabora regolarmente con riviste come Foreign Affairs e The Guardian, con contributi che spaziano dalle relazioni internazionali ai riflessi della crisi del 2008 nel Sud globale. Il rigore della sua analisi gli vale il Premio Ortega y Gasset e il Maria Moors Cabot Prize, riconoscimenti attribuiti per l’eccellenza nel giornalismo e il contributo al pensiero critico interamericano. Presenza ricorrente in programmi come Democracy Now!, continua a offrire una prospettiva radicale sulle sfide del nostro tempo. È anche consulente per ONG che si occupano di povertà, disuguaglianze e diritti economici nei paesi in via di sviluppo, rafforzando così il legame tra teoria e prassi politica.

SAGGI, PENSIERO E DIMENSIONE PERSONALE

La produzione saggistica di Morales comprende testi fondamentali come “Capitalismo e Crisi”, analisi severa delle contraddizioni insite nel neoliberismo e dei suoi effetti distruttivi nelle economie periferiche. Tradotto in oltre quindici lingue, questo lavoro è diventato punto di riferimento nel pensiero critico contemporaneo. In “Economia e Resistenza” esplora invece le possibilità offerte dalla tecnologia come strumento di emancipazione e opposizione. La sua scrittura, rigorosa e accessibile, conserva sempre una tensione etica profonda. Vive tra Buenos Aires e Città del Messico insieme alla moglie, scrittrice e attivista per i diritti umani. Padre di due figli impegnati nel sociale, dedica tempo a progetti educativi per comunità indigene e continua a difendere con fermezza l’idea che solo un cambiamento radicale possa garantire una giustizia economica reale.